Ottava giornata decisamente interlocutoria nella massima serie. Tra le big, o presunte tali vincono solamente Roma e Napoli, nello scontro diretto contro la capolista Fiorentina. Fa specie vedere la Juventus pigliatutto al quattordicesimo posto e il decadente Milan al tredicesimo, così come fa un certo effetto vedere il Frosinone fuori dalla palude della zona retrocessione.
Visto la scarsità di temi offerti dalla settimana calcistica, che ha visto la matematica qualificazione della Nazionale agli Europei, vorrei aprire una piccola parentesi sui programmi TV: se Mediaset con la sua folle offerta Champions ha fatto un clamoroso flop (questa settimana Bayer Leverkusen – Roma non sarà trasmessa in chiaro ma solo su Premium), se Sky è uscita malconcia dopo aver perso l’esclusiva per la massima competizione europea, tra i due litiganti la terza a godere è Mamma Rai. Infatti, i geni di Viale Mazzini hanno deciso di trasformare la sezione sportiva in una sorta di succursale di quella di Mai Dire Gol: passi per l’insulsa edizione di Quelli che… il Calcio con i declinanti Gialappi e lo zerbino Savino o per gli osceni occhiali di Mazzocchi modello Ciccio Graziani, ma Giovanni “Mooolto Bene!” Trapattoni e Alberto “Mollo” Malesani sono stati due acquisti di spessore destinati a spostare gli indici di audience e telespettatori! A quando Albertone Tomba?
ROMA – EMPOLI 3-1: non tragga in inganno il punteggio, la Roma di Garcia è sempre la stessa, cioè una squadra a cui manca uno per fare trentuno. Anche contro la modesta squadra di Jean Paul, la Rometta ha palesato i soliti limiti offensivi. I gol, infatti, sono venuti dalla classica punizioncina, da un’inzuccata su calcio d’angolo e dal classico contropiede Made in Mocio Gervinho. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole!
TORINO – MILAN 1-1: da quello che ho potuto vedere e sentire a Torino si è visto un buon Milan, lo Sputacchione ha finalmente capito che con il rombo non va da nessuna parte e ha virato su un 4-3-3 (anche se è più un 4-5-1) più solido e compatto. Complice un Toro troppo timido e rinunciatario i rossoneri hanno rischiato di portarla a casa se non fosse che il Diavolo dispone di giocatori troppo fragili mentalmente, privi di una mentalità vincente. E un “sergente di ferro” come Mihajlović era stato chiamato proprio per questo, per infondere grinta e determinazione a una banda di rammolliti!
BOLOGNA – PALERMO 0-1: questa volta il Bologna, sempre più fanalino di coda del nostro campionato, ha avuto parecchia sfiga. Il solito Palermo iachiniano ha letteralmente rinunciato a giocare e, dopo il golletto del solito Vazquez, si è messo a fare le barricate. Lo sfigato Bologna avrebbe meritato almeno il pareggio perché il migliore in campo è stato Sorrentino, portiere rosanero. Continuo a pensare che da un lustro il Bologna manchi clamorosamente di qualità in mezzo al campo e che chiunque si sieda in panchina debba per forza far di necessità virtù. Anche on la nuova proprietà danarosa, la musica non è proprio cambiata (invece che spendere 10 milioni per Destro avrei speso una cifra simile per un regista di centrocampo serio).
ATALANTA – CARPI 3-0: gran bella vittoria per la Dea che festeggia al meglio i suoi 108 anni di storia rifilando tre pappine ad un Carpi in formato colabrodo come capita in trasferta. L’Atalanta rejana è decisamente migliore di quella colantuoniana: più incisiva, ficcante e fantasiosa grazie soprattutto all’apporto del trio sudamericano di punta. A proposito, non capita di veder tutti i giorni un gol “olimpico” come quello segnato da Papu Gomez: il commentatore di Novantesimo Minuto ha parlato impropriamente di “gol alla Mortensen” perché quest’ultimo è il gol che si segna calciando in porta dalla linea di fondo, mentre il gol da calcio d’angolo si chiama appunto “gol olimpico”, perché nel 1924 fu segnato dall’argentino Cesáreo Onzari durante l’amichevole fra l’Argentina e l’Uruguay, cioè la squadra che aveva appena vinto le Olimpiadi di Amsterdam.
FROSINONE – SAMPDORIA 2-0: mi aspettavo uno sgambetto dei ciociari ai danni dell’impalpabile truppa dell’ex Uomo Ragno. Tolto il duo d’attacco, la Samp è una squadra senza capo né coda, il Frosinone è una squadra scarsa, ma molto fisica e da battaglia, ideale per catini stretti e angusti come il Matusa. Alla fine, dopo un primo tempo in trincea, i gialloblù sono usciti dal guscio e hanno rifilato un uno-due micidiale che ha tramortito la squadra del sempre più pingue e rotondo Cicciobombo Cassano.
GENOA – CHIEVO 3-2: forse la partita più spettacolare di queste prime otto giornate, anche se dal punto di vista squisitamente tecnico è stato un mezzo obbrobrio con errori imbarazzanti, soprattutto difensivi, sia su un fronte sia sull’altro. Il Genoa, finalmente al completo, ha trovato in Pavoletti un ottimo terminale offensivo (giocatore sottostimato al pari di Paloschi, in gol anche questa volta), il Chievo si è confermata una squadra solidissima e ben messa in campo dal suo mister. Marassi si conferma il palcoscenico più ideale per un match “all’inglese” nella nostra Serie A.
SASSUOLO – LAZIO 2-1: successo tutto sommato legittimo per il Sassuolo, squadre che sorprende fino ad un certo punto perché dispone del miglior terzino destro del campionato (Vrsaljko o come diamine si scrive), di una coppia di centrali di difesa ben assortita e di un attacco sempre pungente. La Lazio continua ad essere poco incisiva in trasferta oltre che incassare troppi gol, inutile che un Pioli in versione piagnucolone alla Mazzarri si attacchi al rigore…
VERONA – UDINESE 1-1: pareggio squallido tra due squadre squallide guidate da due tecnici altrettanto squallidi (Mascio Mandorlini e Mastro Lindo Colantuono). L’Udinese continua a portare a casa più di quello che meriti sul campo mentre il Verona non ha ancora vinto una partita: senza Toni sarà dura perché Pazzini non è capace di fare reparto da solo ed ha bisogno di una squadra che gli giri attorno e che gli dia continui rifornimenti. Sicuri che Mandorlini sia un tecnico ideale per il Pazzo?
NAPOLI – FIORENTINA 2-1: che dire, si sono fronteggiate due grandi squadre che saranno sicuramente protagoniste fino in fondo. La Fiorentina di Sousa mi è parsa perfetta dal punto di vista tattico nel primo tempo, anche se mi da sempre un po’ l’impressione di cedere un po’ alla distanza: basta un piccolo granello di sabbia infatti per mandare in tilt l’accurato sistema di gioco viola. Per quanto riguarda il Napoli, vedo una squadra finalmente matura, con una coppia di difensori non formidabile ma ben assortita, un terzino destro come si deve (l’albanese), un Hamšik finalmente gregario e non più primadonna e infine Higuain e Insigne devastanti: con Benitez lo scugnizzo giocava di fatto tornante, bravo Sarri a farlo giocare nella stessa posizione di Zeman.
INTER – JUVENTUS 0-0: di questo brutto derby d’Italia, tra le due squadre più aristocratiche del nostro football, salverei solo la spettacolosa coreografia dei tifosi della Beneamata. Per il resto sia la squadra di Mancini che quella di Allegri non mi hanno convinto. L’Inter è una squadra di pachidermi e culturisti prestati alla pedata, senza uno schema di gioco che sia uno e che si aggrappa troppo alle lune di Jovetić (gran giocatore anche se di cristallo). La Juventus è una squadra con gravi problemi in attacco perché in questo momento manca un valido partner all’imprescindibile Morata (quasi anagramma di Marotta). Zaza ha buoni colpi, grinta e volontà da vendere, ma ha il sangue troppo caldo per poter giocare in una big. Con lo Sfregiato al posto del figlio di Gheddafi la Juventus avrebbe vinto comodamente, per il resto immenso Barzagli, forse l’ultimo vero marcatore prodotto dai nostri sterili vivai, magnifico Khedira, autentico signore del centrocampo. Male, e non è ormai una novità Pogba, a un primo tempo da uno in pagella, dove ha sbagliato anche i passaggi più elementari, il francesino ha fatto seguito una ripresa discreta, ma grazie al fatto che il pressing dell’Inter si era notevolmente allentato. Insomma, ad alti livelli, quando il ritmo e il pressing salgono, Pogba è destinato sempre a fare fatica.
ANGOLO PRONOSTICI CHAMPIONS:
BAYER LEVERKUSEN – ROMA: trasferta già decisiva per gli uomini del Sergente Garcia. Il Leverkusen è una squadra abbastanza pazza, gioca un calcio molto verticale e ruggente, anche se in difesa balla parecchio. Potrebbe essere la giornata adatta per le percussioni di Gervinho, anche se dubito che i tedeschi, vista la consistenza della difesa giallorossa, possano rimanere a bocca asciutta. X
JUVENTUS – BORUSSIA MOENCHENGLADBACH: la seconda sfida della giornata tra un’italiana e un’esponente del calcio renano vede decisamente favoriti i bianconeri torinesi che in Europa, con più spazi offensivi a disposizione, sembrano non soffrire i problemi di assortimento della prima linea. 1