Il presidente degli Stati Uniti ha cacciato il Segretario di Stato Rex Tillerson, scegliendo di rimpiazzarlo col direttore della CIA Mike Pompeo. L’annuncio è stato dato, com’è nello stile del tycoon statunitense, da Twitter: “Mike Pompeo, il Direttore della CIA, diventerà il nostro nuovo Segretario di Stato. Farà un fantastico lavoro! Grazie a Rex Tillerson per il suo servizio. Gina Haspel diventerà il nuovo Direttore della CIA, e la prima donna così scelta [a ricoprire tale incarico]. Congratulazioni a tutti!”.

La decisione, ha affermato, Trump l’ha presa “da solo” e “ora Tillerson sarà molto più contento”. Venerdì scorso Trump avrebbe chiesto a Tillerson di farsi da parte, costringendolo così anche ad annullare il suo annunciato viaggio in Africa. Il suo licenziamento, comunque, era nell’aria già da mesi a causa dei dissapori che lo dividevano dal presidente, soprattutto in merito all’accordo sul nucleare con l’Iran che Trump vuole stracciare e che invece secondo Tillerson doveva essere rispettato e mantenuto. Solo poche ore prima delle sue dimissioni Tillerson s’era schierato con Theresa May affermando che la Russia “è molto probabilmente responsabile” dell’avvelenamento dell’ex spia russa e della figlia, e invocando “serie conseguenze”.

Secondo Trump “questo cambio [è] importante ora che sono in corso i preparativi per l’incontro con il leader della Corea del Nord Kim Jong-un e le trattative per le modifiche del NAFTA”, l’accordo di libero commercio che unisce gli Stati Uniti al Messico e al Canada. Non è stato dello stesso avviso, però, il sottosegretario di Stato Steve Goldstein, per il quale Tillerson “non ha parlato con il presidente stamattina ed è ignaro del motivo [del suo licenziamento]” e che anzi “aveva tutte le intenzioni di rimanere al suo posto per i progressi importanti fatti nella sicurezza nazionale”. Così almeno ha specificato in una serie di tweets di risposta al presidente Trump.

Il Direttore uscente della CIA, Mike Pompeo, ha invece detto di essere “profondamente grato al presidente Trump per avergli consentito di svolgere l’incarico di direttore dell’agenzia di intelligence e per l’opportunità di servire come segretario di Stato”. E ha poi aggiunto: “La sua leadership ha reso l’America più sicura e non vedo l’ora di rappresentarla”, dichiarandosi pronto a lavorare per far sì “che la nostra nazione sia per sempre sicura, forte ed orgogliosa e potente e libera”.

Anche John McEntee, che collaborava con Trump fin dai primi giorni dalle presidenziali, è stato licenziato lo scorso lunedì, andando ad infoltire la lista dei collaboratori epurati in poco più di un anno alla Casa Bianca dall’imprevedibile presidente statunitense.

A prendere il posto di Pompeo alla CIA sarà la 62enne Gina Haspel, detta “Gina La Sanguinaria”, già dallo scorso febbraio vicedirettrice dell’agenzia. La sua nomina, che dovrà essere convalidata dopo essersi presentata in Senato, ha suscitato clamori nel mondo politico e giornalistico a stelle e strisce, anche perché Gina Haspel è nota soprattutto per la disinvoltura con cui ha fatto praticare le torture sui prigionieri della CIA. Persino il repubblicano John McCain ha detto: “Le torture dei prigionieri sotto custodia USA lo scorso decennio rappresentano uno dei capitoli più bui della storia americana. La signora Haspel, durante l’audizione di conferma al Senato, dovrà spiegare la natura e l’entità del suo coinvolgimento nel programma di interrogatori”.

John Kiriaku, ex analista e operativo della CIA, che aveva lavorato con la Haspel in Thailandia, commentando a febbraio la sua nomina a vicedirettrice scriveva che, “molti tra di noi la chiamavano Gina la Sanguinaria (Bloody Gina), e che la sua promozione dimostrava che si può essere coinvolti in crimini di guerra e arrivare al top della carriera”.

A quel tempo era appena avvenuto l’11 Settembre e la Haspel dirigeva il primo carcere segreto della CIA, con sede in Thailandia. Sotto la sua supervisione avvennero gli interrogatori di Abu Zubaydah e Abd al-Rahim al-Nashiri, sospettati di aver organizzato uno dei primi attacchi terroristici di al-Qaida, quello al cacciatorpediniere Cole ormeggiato nel porto di Aden nello Yemen, il 12 ottobre 2000. Zubaydah, tuttora recluso a Guantamo, in quel periodo fu sottoposto per ben 83 volte al “waterboarding” e durante la prigionia perse l’uso di un occhio.

In un libro pubblicato negli anni successivi da uno degli psicologi che collaboravano agli interrogatori di Zubaydah si racconta poi come il capo della base segreta ad un certo punto fosse entrato nella cella di Zubaydah per complimentarsi con lui: “Bravo! Bella performance, mi è piaciuto come sbavavi, aggiunge realismo e quasi quasi ci ho creduto…”. Il capo sarebbe stato proprio Gina Haspel. Nel 2005, 92 video degli interrogatori di Zubaydah e al-Nashiri vennero distrutti e, sebbene l’ordine fosse stato dato da Jose A. Rodriguez Jr., allora a capo del CTC (Counter Terrorism Centre) il mandato recava proprio la firma di Gina Haspel.