
In Ucraina si prepara un nuovo Maidan. Non massiccio e colorato come quattro anni fa, ma ancora impressionante, e gli slogan sono circa gli stessi: “fuori il potere criminale, fuori la corruzione!”. Gli organizzatori sono le stesse persone che hanno fatto l’ex Maidan, solo che l’oggetto dell’odio è cambiato. Ora è il presidente Poroshenko. Nei circoli ucraini di esperti di politica che sostengono l’attuale governo, si dice che il finanziatore del nuovo Maidan sia l’oligarca Ihor Kolomoiskyi.
Lo sponsor ufficiale del precedente Maidan era proprio Poroshenko, mentre i finanziatori non ufficiali erano gli USA: secondo alcune fonti ucraine che hanno partecipato al Maidan, gli americani avrebbero inviato dollari a Kiev per via aerea. Contro il presidente Poroshenko starebbero quindi remando le sue stesse armi: i soldi e la demagogia. Quando era stato eletto capo di Stato, Poroshenko aveva promesso di sbarazzarsi del proprio business, ma questo non è accaduto. Poroshenko è l’unico oligarca dell’Ucraina che è diventato ancora più ricco dopo il colpo di Stato: secondo la BBC, in meno di un anno di carica, il patrimonio di Poroshenko è aumentato di 7 volte.
Le premesse per il nuovo Maidan in Ucraina hanno avuto inizio il 17 ottobre. I manifestanti hanno piantato le tende vicino al Consiglio Supremo (Verkhovnaya Rada, il Parlamento ucraino), e hanno respinto la polizia. Fino ad ora le loro richieste sono modeste: abolire l’immunità parlamentare, creare un tribunale anti-corruzione nel Paese e cambiare la legge elettorale. Il precedente Maidan si era tenuto sotto lo slogan di adesione all’Unione Europea, fatto che, tuttavia, non si è verificato.
Il volto principale del nuovo Maidan è Mikheil Saakashvili. Nel 2003, Saakashvili, con l’aiuto finanziario degli Stati Uniti, aveva rovesciato il presidente legittimo della Georgia, Shevardnadze, durante la cosiddetta “rivolta delle rose”, ed era poi stato a sua volta presidente del Paese per alcuni anni. Ma egli è ancora più noto per aver trascinato la Georgia nella guerra contro la Russia. Nonostante l’aiuto degli americani, i quali avevano partecipato in questa guerra transitoria insieme a consiglieri del commando israeliano ed alle forze speciali ucraine, l’esercito georgiano era stato sconfitto in 5 giorni.
Saakashvili è da lungo tempo legato all’Ucraina, è stato per molti anni un amico personale del presidente Poroshenko e ha contribuito ad organizzare il cosiddetto Euromaidan. Quando Saakashvili è stato espulso dalla sua nativa Georgia, è stato ospite di Poroshenko, divenuto presidente dell’Ucraina, il quale lo aveva nominato governatore di Odessa – la città dove, il 2 maggio 2014, i neonazisti ucraini avevano ucciso più di 300 antifascisti e sostenitori del mondo russo. Tuttavia, questo è accaduto prima della nomina di Saakashvili a governatore.
Sembra che improvvisamente Saakashvili abbia ripagato il suo amico con l’ingratitudine. Forse Saakashvili non aveva abbastanza potere e denaro, forse voleva diventare Primo Ministro o addirittura presidente dell’Ucraina. O forse ha sentito che le azioni di Poroshenko a Washington sono cadute pesantemente. Poroshenko e l’intera élite ucraina avevano sostenuto apertamente Hillary Clinton durante la campagna elettorale statunitense, ma Saakashvili aveva legami più forti con il Partito Repubblicano degli Stati Uniti. L’ex presidente della Georgia ha iniziato bruscamente e pubblicamente a criticare il presidente Poroshenko, fatto che lo ha portato a perdere rapidamente la cittadinanza ucraina (avendo già perso quella georgiana).
Saakashvili ha poi attraversato il confine polacco, dove ha avuto uno scontro, insieme ai suoi sostenitori, con la guardia di frontiera e la polizia ucraina. Ora si muove liberamente intorno a Kiev, dopo essere stato in carcere per aggressione e violazione di domicilio. Poroshenko, che è diventato presidente con un colpo di stato ed elezioni presidenziali illegali a mano armata, sembra avere paura di toccare Saakashvili. Kurt Volker, il rappresentante speciale degli Stati Uniti in Ucraina, ha detto che Saakashvili sta combattendo la corruzione con mezzi legali.
Le premesse per un nuovo Maidan stanno attualmente guadagnando parecchie migliaia di sostenitori. Per una settimana si sono verificati degli scontri con la polizia, mentre dietro le scene del palcoscenico si terrebbero dei negoziati segreti. Secondo alcuni, infatti, Saakashvili starebbe trattando con Poroshenko. Secondo altri, invece, Saakashvili starebbe trattando con gli oligarchi e i politici ucraini, i quali sarebbero indecisi se sostenere Poroshenko o l’ex presidente georgiano.
È anche possibile che Saakashvili intenda rovesciare l’impopolare leader filo-americano per sostituirlo con un altro leader filo-americano, ma più popolare ed efficace. Saakashvili ha già fatto cose simili nel 2003.
Vi potrebbe essere anche un’altra spiegazione, ovvero che gli americani vogliano usare Saakashvili come strumento di pressione su Poroshenko. A questo proposito, i media statunitensi e britannici, nel corso dell’ultimo anno, hanno pubblicato numerosi articoli critici sulla corruzione del governo di Poroshenko ed il suo coinvolgimento personale in essa.
Ad ogni modo, Saakashvili è oggi il volto più noto dell’opposizione ucraina, ed intorno a lui si sono radunate altre forze dell’opposizione. Tra queste, alcuni deputati e due partiti parlamentari: Rodina (“Patria”) di Yulia Tymoshenko (ad oggi il personaggio politico con il punteggio più alto in Ucraina, con una vasta esperienza e contatti negli Stati Uniti e nell’Unione Europea) e Samopomoshch (“auto-aiuto”).
Tuttavia, Saakashvili non ha ancora utilizzato la potenziale risorsa principale: i soldati dell’esercito ed i filonazisti dei gruppi paramilitari che combattono nel Donbass. Questi ultimi non vedono di buon occhio il presidente Poroshenko per via della sua ricchezza, dei suoi furti e, infine, per il fatto che sia di origini ebraiche (come anche il Primo Ministro Volodymyr Groysman e la maggior parte degli oligarchi). I media ucraini hanno riferito che i militanti di questi gruppi hanno separatamente piantato le loro tende e disprezzano apertamente anche Saakashvili, straniero e politico georgiano.
Al momento vi sono molti potenziali esplosivi in Ucraina, dal governo impopolare all’opposizione irresponsabile, milioni di persone che vivono in povertà, la guerra infinita nel Donbass e centinaia di migliaia di giovani che simpatizzano apertamente per le idee del Terzo Reich ed per i nazisti ucraini.
L’Euromaidan, quattro anni fa, ha risvegliato i poteri assopiti in Ucraina dopo il fallimento della rivoluzione arancione. Poi, il numero dei sottoscrittori del Pravy Sektor (formazione filonazista) ha superato le 600 mila persone sui social network.
L’attuale Stato ucraino appare attualmente in bilico, ed un’altra rivoluzione colorata, la terza in meno di quindici anni, non sarebbe un’ipotesi così improbabile.
Silvia Vittoria Missotti
……comunque ci sono sempre gli americani dietro tutto !!!……noi Italiani siamo succubi ….quindi togliamoci dalla Nato al piu’ presto!!!