Il Parlamento dell’Ungheria, guidato dal partito di centrodestra di Fidesz, ha approvato una legge contro i migranti clandestini. Da oggi chiunque supporti gli irregolari in ingresso con dei finanziamenti, rischia una pena fino a dodici mesi nelle carceri magiare.
La legge ribattezzata “Stop Soros” è stata voluta dal premier ungherese Orbàn, che da qualche tempo sta tenendo un braccio di ferro con l’Europa e con le sinistre europee. Il governo ungherese a trazione conservatrice si rifiuta da tempo di partecipare alle quote stabilite dall’Unione Europea per la redistribuzione dei migranti.
Sebbene le regole europee riguardano gli immigranti richiedenti asilo, la tesi del governo Orbàn è che le ONG, supportate dal miliardario di origini ungheresi, Soros, possano incentivare il fenomeno delle migrazioni dall’Africa e del business connesso ad esse. Una tesi che vede Orbàn e i paesi del gruppo di Vysgerad vicini alle idee di Matteo Salvini. Tuttavia l’Ungheria e gli altri paesi del gruppo non si sono dimostrati molto disponibili ad un’apertura riguardo all’accoglienza di quei migranti dei quali l’Italia si sta prendendo da anni l’intera responsabilità, senza ricevere alcun tipo di supporto da parte delle istituzioni comunitarie.
Sull’argomento il Ministro degli Interni e Viceministro Salvini ha dichiarato alla tv di Stato (Agorà, Raitre): “Orbàn ha il legittimo interesse di difendere i confini esterni dell’Europa, ma ha sulle quote sbaglia, come tutti quelli che hanno lasciato l’Italia sola in questi anni”. Con le ultime notizie che riguardano un totale disaccordo tra le idee dell’asse franco-tedesco e il nuovo governo italiano la chiusura completa di Budapest non gioca certo a favore di Salvini e Di Maio.
Intanto in Ungheria la discussione, complice la cittadinanza ungherese del miliardario amico delle Organizzazioni non governative, si fa sempre più accesa. Orbàn ha dichiarato nei giorni scorsi che Soros utilizzerebbe il fenomeno migratorio per danneggiare l’Europa, mentre il ministro degli interni ungherese Sandor Pinter non ha dubbi: “il nostro progetto di legge vuole evitare che l’Ungheria diventi un paese di immigrati”.
In aggiunta alla legge anti Soros e anti ong il Parlamento ungherese ha approvato a maggioranza qualificata una legge con valore costituzionale, che vieta a “una popolazione straniera” di stanziarsi in Ungheria. Un altro colpo alle politiche migratorie dell’Unione.