Matteo Renzi

Pronto il dietrofront del governo sul ddl Cirinnà. Il mancato accordo con i cinque stelle sul “canguro” ha costretto Renzi a proporre nei prossimi giorni un ddl sulle unioni civili emendato della stepchild adoption. “Meglio ottenere una cosa per volta che tutto mai” ha dichiarato il premier entrando nel merito delle unioni civili per le coppie non sposate etero e omosessuali. L’accordo con gli alfaniani dovrebbe esserci entro il fine settimana

Soddisfazione da parte di NCD, sempre dettosi pronto a votare legge senza la cosiddetta stepchild adoption (l’adozione del figliastro ndr): “sta prevalendo il buonsenso, ci sono alcuni aspetti da ritoccare sul simil-matrimonio, ma siamo su una strada positiva e dobbiamo lavorare nelle prossime ore per capire se arriveremo a destinazione” ha dichiarato il Ministro degli Interni e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano. Pronto il maxiemendamento del Governo per chiudere al Senato.

Non ci stanno, invece, gli esponenti il Movimento Cinque Stelle, convinti che la riforma nella sua interezza poteva essere discussa e votata in 3 giorni, malgrado i 500 emendamenti presentati dalle opposizioni: “Il Presidente del Consiglio ha deciso che su una legge che riguarda i diritti delle persone, come quella sulle unioni civili, il Parlamento non deve discutere” fanno sapere i capogruppo del Movimento in parlamento con una conferenza stampa, con la quale gli esponenti dei 5 Stelle hanno replicato agli attacchi ricevuti in questi giorni: “approviamo questa legge subito, ma facciamolo nel rispetto delle regole della democrazia. Se così non sarà, vi faranno credere che non si fidano del M5S, quando in realtà non si sono fidati di loro stessi.”

Ma emergono malumori anche sul fronte interno al Partito Democratico: se prima la fronda interna era formata dalla parte più centrista del Partito, contraria alla stepchild, adesso è la minoranza interna, più vicina alla sinistra di Vendola e dei fuoriusciti a spaccare la maggioranza. Il leader della minoranza Gianni Cuperlo si è detto contrario poche ore fa allo stralcio delle adozioni nel ddl Cirinnà. Motivo per il quale Renzi ha assolutamente bisogno di una maggioranza appoggiata da una stampella esterna al PD.

Il premier si è detto pronto a ricorrere anche alla fiducia pur di ottenere la legge sulle Unioni Civili, che sia con Alfano o con il Movimento di Grillo non importa, ma questo ha un costo: le unioni civili si faranno, ma il PD ha già aizzato bandiera bianca in questa battaglia. Il perchè è alla luce del sole: NCD e M5S escono rafforzati dal dibattito sul ddl Cirinnà. Alfano rinforzerà e legittimerà ancora una volta il suo ruolo governativo e Di Maio e compagni hanno dato una grossa “picconata” ai democratici.