
“È una disgrazia, non dovrebbe essere nel Congresso” è il contenuto del tweet di Howard Dean, ex presidente del Partito Democratico americano e sostenitore della candidatura di Hillary Clinton alle presidenziali del 2016.
Gli fa eco il Presidente del Center For American Progress (la macchina elettorale dei Clinton e di Obama) Neera Tanden: “Popolo del secondo distretto delle Hawaii, non è sufficiente che colei che vi dovrebbe rappresentare incontra un dittatore assassino? Questo vi smuove?” scrive mostrando il video con le dichiarazioni di Tulsi Gabbard alla CNN, nel quale si dice scettica sull’ipotesi dell’uso delle armi chimiche da parte di Assad.
https://twitter.com/neeratanden/status/850491598517481474
Nell’intervista rilasciata al giornalista della CNN, Wolf Blitzer, il Maggiore Gabbard invita il pubblico “a ricordare cosa accadde prima dell’invasione dell’Iraq. Collin Power e altri all’interno dell’amministrazione Usa vennero in congresso a mostrarci le presunte prove che Saddam Hussein aveva le armi di distruzione di massa, portandoci a condurre una guerra controproducente in Iraq, nonostante molti membri del Congresso fossero contrari” afferma la deputata.
https://www.youtube.com/watch?v=0moC0NajAJA
“Non credo che l’amministrazione abbia le prove necessarie per andare a fare questa guerra” aggiunge l’hawaiana. “Sono scettica perché penso in primis ai costi di queste guerre non solo per i siriani e per il popolo del medio oriente, ma soprattutto per gli Stati Uniti. Noi non abbiamo soldi per fare le strade qui alle Hawaii o in altre parti del paese, perché dovremmo seguire ciecamente questa escalation per ottenere un controproducente regime change, mandando i soldi delle nostre tasse in queste guerre controproducenti?” si chiede infine la democratica, già al centro delle polemiche negli Usa per il suo viaggio in Siria lo scorso gennaio, del quale il Congresso non è stato avvisato a tempo debito.
Quella della Gabbard sembra una riflessione difficile da contestare tranne per dei politici ideologizzati come i neocon e liberal obamiani, che con il pretesto dei diritti umani vorrebbero condannarci tutti al pensiero unico.
Tuttavia nelle scorse ore il Segretario di Stato Tillerson ha ribadito che “il colpo scagliato in Siria è legato soltanto al terribile uso delle armi chimiche in Siria, un messaggio per Bashar al-Assad per le sue violazioni degli accordi con l’ONU”.
….bravissima Gabbard hai capito tutto…..continua cosi’, purtroppo questi Americani sono per la guerra ovunque basta fare guerra…spero un giorno qualcuno li fermi …
Tulsi Gabbard ha ragione ….in effetti vede il bluf che c’e’ sotto a tutta questa vicenda … in realtà stiamo assistendo al medesimo teatrino di qualche anno fa con Saddam Hussein …
Lei vede bene …gòo altri in eraltà sanno esattamente che è così ma nascondono la verità.
Alp Arslan