Sono i padroni di casa i primi finalisti della 44esima edizione della Coppa America, dopo aver superato nella notte il Perù per 2-1. Match winner per i ragazzi di Gareca ancora un giocatore conosciuto al calcio italiano. Già, perché dopo Isla, decisivo ai quarti di finale, stavolta a risolvere la contesa è stato Edu Vargas, neo capocannoniere della competizione con 4 reti ed ex attaccante del Napoli ai tempi di Walter Mazzarri.

È bastata una sua doppietta – intervallata dall’autorete di un altro “italiano”, l’interista Medel – per piegare la nazionale di mister Gareca, che esce dal campo a testa altissima e, soprattutto, recriminando per alcune decisioni arbitrali – a suo dire – per lo meno discutibili. I peruviani, infatti, protestano per la prematura espulsione di Zambrano dopo 20′ di gioco. Per il primo gol cileno in sospetto fuorigioco. Per un rigore non fischiato a Paolo Guerrero, che a fine partita non le manda a dire: «Non voglio parlare dell’arbitraggio. Ci sono stati troppi imprevisti. Ci sarebbero troppe cose da analizzare: la questione Fifa, il Cile che gioca in casa. Certo è che se avessimo giocato in 11 contro 11 sarebbe stata un’altra storia».

Non lo sapremo mai. La storia – quella vera – dice che sabato a Santiago ci sarà il Cile padrone di casa e una tra Argentina e Paraguay, che si affronteranno questa notte. Il primo acuto della partita è al 42′ allorché, dopo un palo di Farfan e un quasi legno del “mago” Valdivia, Vargas trova la marcatura (la 21esima in nazionale) con un gol rocambolesco: Alexis Sanchez inventa un tiro cross che taglia tutta l’area di rigore, velo di Aranguiz, la sfera centra il legno e sulla ribattuta Vargas non fallisce in tap-in vincente.
Il Perù, nonostante l’inferiorità numerica, non ha certamente brodo nelle vene e a inizio ripresa trova il meritato pareggio al 15′, con un contropiede da manuale.

Alexis Sanchez perde palla in attacco e dà il via al contropiede del Perù. Advincula scatta e s’infila nello spazio lasciato dalla Roja. Ripartenza micidiale sulla corsia di destra che trova compimento nell’autorete di Medel che devia in rete nel tentativo di anticipare Carrillo piazzato in area di rigore. L’equilibrio, però, dura soltanto pochi minuti, perché il Cile – che poco prima del pareggio si era visto annullare un gol regolare a Vargas – torna presto a mettere il muso in avanti. Grazie ancora all’ex attaccante partenopeo, che si inventa un destro micidiale da fuori che non lascia scampo a Gallese. È la 22esima marcatura con la maglia cilena, la 4° nel torneo, una in più del compagno di squadra Vidal e del peruviano Guerrero.