Un'attivista presente durante la riunione dell'OSA sulla crisi venezuelana.

Era un passaggio politico importante quello della seduta dell’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) per l’auto-proclamatosi presidente del Venezuela: il consiglio permanente dell’organizzazione, in presenza del Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo, ha votato una mozione per riconoscere Guaidò come legittimo presidente del Venezuela ma non ha raggiunto la maggioranza dei voti (solo 16 su 35) al termine di un’accesa discussione.

La mossa di Guaidò (e di Trump) rischia di avviare un braccio di ferro internazionale visto l’aperto sostegno di Maduro da parte di potenze come Russia e Cina e il sostegno della maggioranza degli Stati americani era vista come un segnale importante da parte della diplomazia statunitense che sta lavorando in queste ore per defenestrare il legittimo presidente Maduro. La Russia ha paventato il rischio di una guerra civile, lo scenario peggiore che possa capitare e a tal proposito Alessandro Di Battista ha scritto sul suo profilo Facebook: “Comunque la pensiate su Putin dovreste riconoscere che per la pace a livello mondiale una Russia forte politicamente è fondamentale. Guardate la crisi venezuelana. Senza Putin già ci sarebbe stato un intervento armato USA (che non escludo purtroppo ancora del tutto)”.

Il destino del Venezuela dipenderà molto dalla diplomazia internazionale, ma il mancato riconoscimento dell’OSA evidenzia quanto sia in salita la scalata al potere di Guaidò.

Alessandro Ametta