Il Comitato di controllo parlamentare sull’attività dei servizi segreti italiani ha annunciato di voler procedere a un approfondimento sulla disinformazione e sull’ingerenza straniera al fine di “preservare la libertà e l’autonomia editoriale e informativa da qualsiasi forma di condizionamento”.

In buona sostanza, vuole occuparsi di chi viene invitato alle trasmissioni televisive. Un ulteriore giro di vite su un’informazione, soprattutto quella televisiva, che è già quasi del tutto omologata e schierata sulle posizioni della Nato e di Washington, senza se e senza ma.

La decisione del Copasir è stata resa nota dal presidente del Comitato, Adolfo Urso, che ha precisato: “Sono già in programma, a tal proposito, le audizioni del direttore dell’Aisi, Mario Parente, mercoledì 11 maggio, dell’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, giovedì 12 maggio e del presidente Agcom, Giacomo Lasorella, mercoledì 18 maggio”.

“Il Copasir, ha aggiunto Urso, ha posto da tempo la propria attenzione, nell’ambito della minaccia ibrida, sull’utilizzo dello spazio cibernetico, delle fake news, dei social network e di forme di condizionamento sui mezzi di comunicazione pubblica e privata, quali strumenti di ingerenza da parte di attori statuali invasivi”.

Adolfo Urso

Il Comitato ha, inoltre, acquisito ulteriori elementi, nel corso dell’audizione del presidente del Consiglio, svolta il 5 aprile, nonché in quella del direttore dell’Aise svolta nella giornata di ieri.