Cina e Stati Uniti, le due maggiori economie mondiali, hanno recentemente tenuto un nuovo round di comunicazioni strategiche e presto intensificheranno gli incontri nei settori del commercio e del clima. A tal proposito, gli esperti cinesi affermano che entrambe le parti condividono l’obiettivo comune di evitare che le tensioni attuali sfuggano al controllo e stanno cercando di aggiungere elementi pragmatici alle relazioni bilaterali.

Proprio in queste ore, il presidente Xi Jinping ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, durante la sua visita a Pechino. Nell’incontro tenutosi giovedì, Xi ha sottolineato che, in un mondo in rapido cambiamento e turbolento, i Paesi devono unirsi e coordinarsi, non dividersi o scontrarsi. Ha ribadito che Cina e Stati Uniti, in quanto grandi potenze, devono assumersi le proprie responsabilità di fronte alla storia, ai popoli e al mondo, diventando un pilastro per la stabilità della pace mondiale e un propulsore per lo sviluppo comune.

Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti nei due Paesi e nelle loro relazioni bilaterali, l’impegno della Cina a mantenere una relazione stabile, sana e sostenibile con gli Stati Uniti rimane immutato. Xi ha espresso la speranza che gli Stati Uniti possano lavorare insieme alla Cina nella stessa direzione, considerando lo sviluppo cinese in modo positivo e razionale, e vedendo nell’avanzamento di entrambi un’opportunità piuttosto che una sfida.

Durante la sua visita di tre giorni in Cina, Sullivan ha incontrato anche il massimo diplomatico cinese, il ministro degli Esteri Wang Yi, e Zhang Youxia, vice presidente della Commissione Militare Centrale. Gli analisti cinesi hanno interpretato questi incontri come una manifestazione della volontà di Sullivan di stabilire comunicazioni con alti funzionari cinesi sia nel settore diplomatico che in quello militare, evidenziando la sincerità della Cina nel gestire e stabilizzare le relazioni bilaterali.

Conclusa la visita di Sullivan, la prossima settimana i rappresentanti del settore commerciale di entrambe le potenze si incontreranno in Cina per un secondo incontro a livello viceministeriale del gruppo di lavoro commerciale sino-americano. Anche il consigliere speciale per la politica climatica internazionale degli Stati Uniti, John Podesta, è atteso per un incontro con l’inviato speciale per il cambiamento climatico della Cina, Liu Zhenmin, nella prima settimana di settembre.

Notando l’intensificarsi del calendario degli incontri tra i rappresentanti cinesi e quelli statunitensi, Jin Canrong, vice preside della Scuola di Studi Internazionali dell’Università del Popolo della Cina, ha sottolineato la necessità di mantenere comunicazioni su tutti i fronti per evitare errori di calcolo durante il resto del mandato dell’amministrazione Biden. Jin ha anche notato che alcuni importanti eventi internazionali, come il G20 e l’APEC, che si terranno nella seconda metà dell’anno, vedranno probabilmente la partecipazione dei capi di stato di entrambi i Paesi.

Il direttore generale del Dipartimento degli Affari del Nord America e dell’Oceania del Ministero degli Esteri cinese, Yang Tao, ha rivelato che Wang Yi ha tenuto comunicazioni strategiche con Sullivan martedì e mercoledì, con un totale di sei sessioni che hanno superato le 11 ore, durante le quali sono state discusse le relazioni sino-americane, questioni sensibili e le principali crisi internazionali e regionali.

La Cina ha tracciato quattro linee rosse nelle relazioni con gli Stati Uniti: la questione di Taiwan, la democrazia e i diritti umani, il sistema di governo e il diritto allo sviluppo. La parte cinese ha espresso serie preoccupazioni e richieste su questi temi. Xin Qiang, studioso ed esperto di studi americani all’Università Fudan, ha osservato che gli scambi tra i popoli, inclusi i visti e le questioni sui voli, potrebbero migliorare dopo una serie di comunicazioni tra i due Paesi.

Tuttavia, gli esperti cinesi rimangono cauti su quanto le comunicazioni possano effettivamente allentare le tensioni esistenti. Li Haidong, professore dell’Università degli Affari Esteri della Cina, ha affermato che, fintanto che la strategia di contenimento della Cina da parte degli Stati Uniti rimarrà in vigore, le frizioni o le tensioni su questioni come Taiwan, il Mar Cinese Meridionale, la guerra commerciale o le restrizioni tecnologiche non vedranno miglioramenti significativi. L’obiettivo principale, secondo Li, è evitare che le tensioni attuali peggiorino e sfuggano al controllo.

Jin ha condiviso questa visione, aggiungendo che al momento si può almeno aggiungere qualche elemento pragmatico alla base delle relazioni sino-americane, fornendo al prossimo governo degli Stati Uniti una base relativamente positiva da cui partire nella definizione della propria politica verso la Cina.

Secondo la stampa cinese, l’incontro tra il presidente Xi Jinping e il consigliere Sullivan è avvenuto in un momento cruciale per la stabilizzazione delle relazioni sino-americane, segnando un punto di svolta nel loro deterioramento. In quest’occasione, Xi ha fornito una guida strategica, globale e direzionale sulle relazioni sino-americane, dimostrando la chiara posizione della Cina di mantenere la stabilità delle relazioni bilaterali e, su questa base, di migliorarle e farle progredire.

Come affermato in precedenza, Xi ha sottolineato che, in quanto grandi potenze, Cina e Stati Uniti devono essere responsabili di fronte alla storia, ai popoli e al mondo, diventando una fonte di stabilità per la pace mondiale e un propulsore per lo sviluppo comune. Questo concetto va oltre il singolo momento o evento e affronta le relazioni tra grandi potenze da una prospettiva strategica e a lungo termine. È, secondo un editoriale pubblicato dal Global Times, una dimostrazione di responsabilità storica.

Le parole di Xi Jinping dimostrano come la Cina segua un percorso di sviluppo pacifico e, pur realizzando il proprio sviluppo, sia pronta a collaborare con altri Paesi per un progresso comune. La Cina è disposta a essere partner e amico degli Stati Uniti, dimostrando una responsabilità nei confronti del popolo. Inoltre, la Cina si concentra sul benessere dell’umanità, proponendo il concetto di una comunità globale con un futuro condiviso e varie iniziative globali per lo sviluppo, la sicurezza e la civiltà. Questo rappresenta la responsabilità della Cina nei confronti del mondo.

Il concetto fondamentale da tenere a mente quando si parla della politica cinese nei confronti degli Stati Uniti è dunque quello delle “tre responsabilità” enunciate da Xi Jinping (di fronte alla storia, ai popoli e al mondo). Esse delineano l’essenza delle relazioni sino-americane e riflettono profondamente il senso di responsabilità della Cina come grande potenza. In un contesto in cui la politica estera degli Stati Uniti è spesso incoerente, con improvvisi cambiamenti di rotta che destano preoccupazioni nella comunità internazionale, la Cina ha mantenuto una politica estera trasparente, con chiari intenti strategici e una stabilità coerente. Questo è possibile perché la Cina considera sempre le relazioni sino-americane e le responsabilità delle grandi potenze attraverso la lente delle “tre responsabilità”.

A nostro avviso, come principali potenze economiche e membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Cina e Stati Uniti devono rispondere alla domanda storica sulla responsabilità delle grandi potenze con azioni concrete. La Cina ha già formulato la sua risposta e spera che gli Stati Uniti affrontino questa responsabilità, usando le “tre responsabilità” come criterio per le loro azioni concrete, mantenendo i risultati finora ottenuti nelle relazioni sino-americane. Questa è una necessità per il benessere dei popoli dei due Paesi e una comune aspettativa della comunità internazionale.

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