
Nulla da fare.
Anche a Silverstone, in Gran Bretagna, vince ancora lui, Lewis Hamilton.
Per la terza volta in carriera (2008, 2014, 2015), come hanno fatto soltanto Jackie Stewart e Jim Clark.
Il campione del mondo in carica, nonché attuale leader del Mondiale 2015, trionfa anche davanti al pubblico amico con una strategia perfetta che gli ha consentito di sfruttare benissimo l’arrivo della pioggia e di ribaltare una partenza non certo brillante.
Dietro di lui, per l’ennesima doppietta Mercedes, il compagno di squadra Nico Rosberg e la Ferrari di Sebastian Vettel, che torna sul podio dopo due gare difficili (Canada e Austria), ma autore comunque di una gara anonima e incolore. Così come Raikkonen, giunto ottavo, e che ancora una volta fa imbufalire il team manager Maurizio Arrivabene.
Al via scattano benissimo le Williams, partite dalla seconda fila.
Massa scavalca facilmente Hamilton e Rosberg. Bottas insidia il campione del mondo ma deve desistere piazzandosi comunque davanti al pilota tedesco.
In difficoltà invece le “Rosse” di Maranello: al 5° giro Raikkonen è 6° e Vettel 9°, in lotta con le Red Bull.
Il pilota inglese torna in testa al 22° giro, dopo il primo valzer di pit stop, mentre le Ferrari risalgono lentamente. Al 35° giro inizia a piovere, e comincia il vero show: Hamilton si ferma prima di tutti e alla fine è premiato. Anche Vettel è lucido e cambia le gomme al momento giusto, mentre Raikkonen anticipa troppo la chiamata: una scelta che non paga.
Recriminano anche Massa e Bottas, che buttano alle ortiche una gara condotta benissimo per almeno ¾, dimostrando comunque di essere in netta crescita rispetto alle prime uscite.
Per l’ex pilota della Mclaren, intanto, è il quinto successo stagionale, il 38esimo della carriera, e si porta a -2 vittorie proprio da Vettel.
«Ho fatto scelte azzeccate – afferma al termine di una gara che lo porta a +17 su Rosberg – e sono molto contento. Sono davvero esaltato, qui c’è anche mia madre. Ho tenuto duro negli ultimi giri e spero di continuare così anche per il campionato».
Anche il compagno/rivale gli rende onore. «Lewis ha fatto scelte migliori delle mie: ha indovinato il pit-stop ed era dunque impossibile recuperare il gap. Ha fatto bene durante tutto il week end. Il suo è un successo meritato, ottenuto davanti a un pubblico fantastico».
Vettel, invece, è onesto e ringrazia la pioggia. «Ha fatto la differenza, senza non sarei qui sul podio. Abbiamo tenuto la testa bassa, siamo stati pazienti ed abbiamo aspettato l’inizio della pioggia ed è andata così».
Il podio, però, non cancella un weekend nel quale le “Rosse” hanno sempre dimostrato di essere in difficoltà non soltanto rispetto alle Mercedes, irrangiungibili, ma anche dinanzi alle Williams. «Dobbiamo essere onesti – analizza Arrivabene – se la gara fosse stata tutta senza pioggia, il gap sarebbe stato molto diverso. Bisogna andare avanti con umiltà e non fare i fenomeni, perché abbiamo raggiunto un terzo posto con un grande pilota e una grande strategia ma ci vuole anche una grande macchina».
Che magari potrebbe arrivare già al prossimo Gran Premio, il 26 luglio in Ungheria, l’ultimo primo della pausa estiva.
