Putin_Kerry

Il segretario di Stato John Kerry è arrivato a Mosca per il primo incontro dopo l’annunciato ritiro russo dalla Siria. 

Scopo del viaggio è quello di incontrare Vladimir Putin e Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri.

Kerry cerca di determinare se Putin sia più propenso ai rimuovere il presidente siriano Bashar al-Assad dal potere, adesso che un fragile cessate il fuoco è stato dichiarato e i colloqui fra governo e “ribelli” stanno progredendo a Ginevra.
Il viaggio di Kerry, che durerà fino a venerdì, è l’occasione per testare la situazione.

Kerry ha comunque dichiarato che la situazione in Siria sta migliorando, grazie al’impegno di Stati Uniti e Siria.

Ma cosa ci sarà da aspettarsi, nei prossimi due giorni, tenendo anche presente che domani termineranno i negoziati di Ginevra?

Probabilmente, Kerry criticherà, sempre col suo modo “soft”, la Russia e i russofoni del Donbass per presunte violazioni della tregua, mentre non dirà, come al solito, una parola sui ripetuti bombardamenti ucraini contro i nuovorussi. In compenso, gli americani si sono detti “preoccupati” per la condanna della pluriomicida Nadya Savchenko, colpevole di aver volutamente indirizzato il fuoco dell’artiglieria ucraina in modo da colpire a morte due giornalisti russi. La criminale è anche responsabile della tortura e del tentato omicidio di un prete ortodosso.

Di certo non mancheranno le frecciate sulle presunte (dagli occidentali) violazioni dei diritti umani in Russia.

Dal canto suo, Putin non scaricherà Assad, suo migliore alleato e uno dei pochi baluardi contro il terrorismo islamista (con supporto occidentale).

Francamente, è difficile aspettarsi qualcosa di nuovo da questi colloqui, quanto meno a livello di dichiarazioni ufficiali. Ovviamente, il vero risultato di questi incontri andrà letto fra le righe e, sopratutto, dalle mosse delle due super-potenze, nei prossimi giorni, settimane e mesi.

Massimiliano Greco

UN COMMENTO

  1. Sarebbe sorprendente se il Presidente Putin trovasse del tempo da sprecare incontrando il personaggio di persona.
    Il Ministro Lavrov basta per le formalità. Un Sottosegratario agli Esteri per il business.

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