
Un accordo sulla creazione di un corridoio di libero scambio per i prodotti agricoli è stato firmato da Mosca e Damasco nel corso di una visita di una delegazione russa in Siria.
“La Siria sta cercando di fornire prodotti di alta qualità per il mercato russo. Perché rifiutare questi prodotti, che danno lavoro a migliaia, decine di migliaia di siriani? Abbiamo concordato la questione [con gli stessi siriani, N.d.a.]” ha dichiarato alla Tass il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin.
Rogozin è a capo della delegazione russa che ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad per discutere di assistenza economica, ed è co-presidente della commissione russo-siriana per il commercio e la cooperazione economica, scientifica e tecnica.
I capi delle grandi aziende industriali russe erano a Damasco per presentare ad Assad progetti relativi ai settori dell’energia e dei trasporti. “[Il presidente siriano] ha personalmente garantito che la Siria adotterà un trattamento di favore per le società russe”, ha spiegato Rogozin.
Secondo il primo ministro siriano, Wael al-Halqi, i due paesi hanno già firmato quasi un miliardo di dollari di accordi per lo sviluppo nei settori devastati dalla guerra, fra questi: energia, commercio e finanza.
La Siria ha offerto alla Russia la possibilità di sondare e sfruttare petrolio e gas sia a terra che in mare aperto.
Le parti hanno anche in mente di creare una banca comune per facilitare i trasferimenti. La banca dovrebbe essere controllata 50-50 da parte delle banche centrali dei due paesi.
Massimiliano Greco