Un’altra strage di cristiani in Egitto. Almeno 21 persone (ma alcuni media locali già parlano di oltre 30) sono state uccise e 42 ferite a seguito dell’esplosione di una bomba avvenuta nella chiesa di San Giorgio a Tanta, in Egitto, a nord del Cairo.

A dare per prima la notizia è tata l’emittente Al Arabiya. Il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime è stato fatto dal governatore della regione, Ahmed Deif Saqr.

L’ordigno era stato piazzato all’interno dell’edificio, come hanno confermato fonti della sicurezza egiziana alla televisione di stato. L’attentato, al momento, non è ancora stato rivendicato.

Le forze di sicurezza hanno formato un cordone attorno alla chiesa copta che sorge nella zona di Ali Moubarak

Secondo la Tv di stato è possibile che l’ordigno sia stato fatto esplodere a distanza.

Sul posto sono arrivate anche la protezione civile ed esperti di esplosivi oltre a cinque ambulanze per soccorrere i tanti feriti. Nella chiesa si stava celebrando la Domenica delle Palme.

Le Chiese sono finite nel mirino dei terroristi islamisti, in particolare dell’Isis, più volte negli ultimi sei anni, e in particolare dalla momento della presa del potere da parte del generale Abdel Fatah al-Sisi nel 2013, acerrimo nemico di Daesh, sostenuto anche dai cristiani copti che rappresentano il 10% della popolazione.

Attentato anche ad Alessandria. La bomba sarebbe stata collocata sotto una panca. Nel secondo caso, invece,  un uomo si è fatto saltare in aria mentre gli agenti, insospettiti dai suoi strani movimenti, gli stavano andando incontro.

18 le vittime e 35 i feriti, stando a quanto riferito dal ministero della Salute.
Tra i morti ci sarebbero almeno tre uomini delle forze di sicurezza, uccisi dall’esplosione mentre cercavano di bloccare l’attentatore suicida

Successivamente è arrivata anche la rivendicazione dell’Isis. I kamikaze sono due cittadini egiziani. A riferirlo è stato Daesh attraverso la sua agenzia Amaq. Il nome di “battaglia” dell’attentatore di Tanta è Abu Isaac al-Masri; quello di Alessandria è Abu al-Baraa al-Masri.

Questi “atti insensati non mineranno l’unità e la coerenza del popolo egiziano di fronte al terrorismo”, ha dichiarato papa Teodoro II, sfuggito all’attentato ad Alessandria.