
Si chiama BX7 ed è il modello con cui la storica Casa automobilistica tedesca Borgward, risorta dopo un lungo sonno iniziato nel 1961, torna a presentarsi agli automobilisti di tutto il mondo. Non è proprio un Suv, e nemmeno una monovolume “sportiva”, ma una via di mezzo che potrebbe essere definita come “crossover”. La Borgward BX7 sfrutta le sinergie derivanti dalle tecnologie della Casa madre, la BAIC, e da quelle portate da nuovi ingegneri e tecnici assunti per l’occasione dal Centro Ricerche e Sviluppo della Casa di Stoccarda. Ne nasce un prodotto raffinatissimo, in grado di competere ad armi pari con quelli della concorrenza più affermata e blasonata, a cominciare proprio da quella delle altre Case tedesche. E, oltretutto, ad un prezzo davvero concorrenziale: full optional, in Europa, la BX7 costerà infatti 26mila euro, quanto una berlina di categoria media. Al prezzo di una “Bravo” o di una “Golf”, insomma, ci si potrà portare a casa qualcosa che è al livello di un Suv di categoria medio alta, con tutti i vantaggi e i benefici che ne possono derivare.
Lunga 4 metri e 70 cm, per la sua categoria risulta pure piuttosto compatta e, con qualche piccolo sacrificio, anche adatta al tdifficile raffico urbano. Certamente più delle sue concorrenti diretti, che sforano ampiamente il limite dei 5 metri. Come sospensioni, abbiamo un buono ed affidabile McPherson all’anteriore ed un raffinato Multilink al posteriore, a garanzia di una tenuta di strada e di un piacere di guida di alto livello. Fanaleria a LED ed interni con rivestimenti in Nappa completano il quadro di una vettura che punta indubbiamente al lusso, ma con discrezione. Senza però trascurare qualche simpatica esagerazione, di quelle che piacciono agli automobilisti più audaci, come i cerchi in lega disponibili anche con misure da 21 pollici. Tradizionale ma di tutta affidabilità la trazione integrale on demand, sviluppata dall’americana Borg Warner, che prevede un pacco frizioni ed un attuatore elettrico al posteriore.
Due i motori: un benzina di due litri, da 224 Cv e 300 Nm, sovralimentato mediante turbina, per il quale la Borgward dichiara uno 0-100 km/h in meno di dieci secondi ed una velocità massima ben al di sopra dei 200 km/h. In alternativa vi è l’ibrido plug-in, per le cui specifiche bisognerà attendere la presentazione al Salone di Francoforte, dove la nuova Borgward costituirà una delle più attraenti curiosità. Nell’equipaggiamento troviamo accessori ormai ritenuti indispensabili per vetture di questa categoria, come il Cruise Control adattivo, il City Braking System, la telecamera di parcheggio panoramica, l’hotspot wi-fi o ancora l’impianto multimediale comandabile tramite monitor touch da 12,3 pollici.
La produzione in Cina, negli stabilimenti BAIC, è il segreto del prezzo altamente competitivo della prima Borgward della rinascita. In futuro i nuovi modelli nasceranno in Europa, in stabilimenti atti a meglio servire i nostri mercati. La vendita della BX7 comincerà prima di tutto nei paesi emergenti, dove questa tipologia di veicoli è maggiormente richiesta, per poi estendersi anche all’Occidente, dove in ogni caso sarà ben presto affiancata da una gamma nutrita e competitiva.
Auguri e bentornata, Borgward!
