
Grazie al cielo non siamo statunitensi. In caso contrario, tra qualche settimana, saremmo stati costretti a scegliere tra Hillary Clinton e Donald Trump, forse la peggior coppia di candidati di tutta la storia della Casa Bianca. Ma una scelta tra due pessime alternative è davvero una scelta? La democrazia, da un punto di vista formale, magari viene rispettata, ma dove va a finire la libertà?
Se fossimo cittadini USA forse ci scervelleremmo per capire chi dei due rappresenti il male minore, ma forse no: là l’affluenza alle urne è storicamente molto bassa. Come italiani non ha nessun senso preoccuparsi di queste elezioni a stelle e strisce, poiché la vittoria di Hillary è praticamente certa. Invece è del tutto ragionevole preoccuparsi lei potrebbe fare del male una volta eletta, considerato il suo operato come Segretario di Stato (https://www.opinione-pubblica.com/hillary-clinton-regina-del-caos/). Una vittoria di Trump costituirebbe un’enorme sorpresa e gli scenari che aprirebbe sono del tutto imprevedibili.
Ci troviamo abbastanza d’accordo con l’analisi di Diego Fusaro che ha scritto “peggio di Trump c’è solo la Clinton” (https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/13/elezioni-usa-2016-peggio-di-trump-ce-solo-la-clinton/3095344/), ma consideriamo l’ipotesi di una vittoria del magnate talmente peregrina che non vale nemmeno la pena di dedicarvi troppa attenzione.
A parità di possibilità di imporsi, diremmo che per i danni che può procurare un irrecuperabile maschilista è comunque meno peggio di una inveterata guerrafondaia ma, rassegnati alla vittoria di lei, soprassediamo.
Detto ciò, un uomo che afferma “se sei un VIP alle donne puoi fare ciò che vuoi” ci fa letteralmente orrore. Le reazioni a questa sua frase sono state durissime e del tutto motivate. E non conta proprio niente che ciò corrisponda, in parte, alla realtà: non ha difatti detto “ad alcune donne”, ma ha detto proprio “alle donne”, il ché significa a tutte! E le cose non stanno così, forse lui non conosce donne che non si possono comprare, ma possiamo rassicurarlo sul fatto che esistono.
Per inciso, la frase incriminata è offensiva anche per tutti gli uomini che non possono definirsi VIP, ma questo è forse più vero dal nostro punto di vista, perché per la mentalità calvinista che domina oltreoceano un uomo ricco è anche intrinsecamente migliore e quindi in qualche modo si merita anche le donne più belle. Ribadiamolo: grazie al cielo non siamo statunitensi.
C’è però di più: si tratta di un’offesa a tutto il genere umano, poiché dire che ogni donna è pronta a tutto per compiacere un uomo di potere corrisponde proprio allo stereotipo per cui ognuna di essere è definibile con quella parola scurrile che indica colei che si dedica al mercimonio del proprio corpo e ognuno, maschio o femmina che sia, ha una madre e molti e molte hanno sorelle, figlie, nonne e amiche che la frase offende.
Forse per rispondere proprio a quest’affermazione di Trump, oppure per farsi un po’ di pubblicità ora che la sua stella è in declino, la cantante italoamericana Louise Veronica Ciccone (non le daremo la soddisfazione di usare il nome d’arte che ha scelto, con chiaro intento provocatorio, all’inizio della sua carriera) ha promesso, dal prestigioso palco del ‘Madison Square Garden’ di New York, che eseguirà una ‘fellatio’ a chi voterà per Hillary Clinton. Non ha lesinato in particolari sulla sua tecnica, della quale sembrerebbe essere davvero assai orgogliosa.
Sia chiaro che del possibile impatto di questo fatto sulle elezioni USA non ci importa proprio niente, vogliamo invece analizzare le reazioni e confrontarle con quelle suscitate dalle parole di Trump che dal nostro punto di vista sono altrettanto gravi.
Il messaggio implicito è che tutti gli uomini siano talmente vili che una donna può costringerli a fare tutto quello che vuole lei in cambio di un po’ di piacere sessuale. Sarà forse in parte vero, ma non sempre: forse lei non conosce uomini per i quali fare ciò che considerano giusto conta più di un orgasmo, ma possiamo rassicurarla sul fatto che esistono.
Siamo di fronte a un segno dei tempi: oggi che un uomo possa essere fedele alla propria donna sembra incredibile alla maggioranza delle persone, che un sacerdote si possa poi mantenere casto addirittura impossibile. Eppure dei maschi così ci sono, anche se non fanno mai notizia.
Denunciamo le parole di miss Ciccone come orribilmente oltraggiose per tutto il genere maschile. Ci rimane un dubbio: come può sentirsi le donna nell’udire simili nefandezze? Non è offensivo anche per loro dire che per convincere un uomo a fare qualcosa debbano usare questo genere di mezzi? Non sono forse capaci di argomentare la bontà delle proprie idee?
A rendere il quadro ancora un po’ più triste è giunta l’iniziativa della bella venticinquenne napoletana Paola Saulino, sconosciuta ai più, che ha colto la palla al balzo impegnandosi a premiare allo stesso modo chi voterà “NO” al referendum del 4 dicembre e ha ottenuto così un po’ dell’agognata notorietà, con tanto di articolo a lei dedicato da ‘Il Giornale’ in data domenica 23 ottobre.
Dobbiamo ammetterlo: agli USA un pochino assomigliamo, alla fine. Purtroppo.