
Per quanto possano essere presi alla lettera questi sondaggi, oggi l’indagine compiuta dalla società di Trieste, SWG può darci buone indicazioni sulle tendenze della politica italiana.
Dalle stime della società di indagini di mercato, a dieci giorni dal voto le preferenze per il Movimento Cinque Stelle sarebbero aumentate dell’1,8%, ma non sono i grillini a guadagnare maggiori consensi. La Lega se si andasse a votare di nuovo domenica guadagnerebbe quasi 5 punti percentuali. È chiaro ormai che questi due partiti viaggiano con il vento in poppa.

Tuttavia un eventuale ritorno alle urne allo stato attuale continuerebbe a non garantire una coalizione o un partito vincitore. La Lega sta diventando la forza maggioritaria del centrodestra tanto che Salvini guadagna voti a discapito degli alleati. In crollo vertiginoso soprattutto Silvio Berlusconi, che ad oggi perderebbe circa il 3,5%, calo di consensi figlio di una campagna elettorale non esaltante.
Sul lato delle sinistre il PD sembra tenere botta a causa delle dimissioni di Matteo Renzi. Nell’alveo della sinistra c’è un riposizionamento dei voti, che potrebbe favorire un partito nuovo (di nome ma non di fatto, visto che ha dentro Rifondazione) come Potere al Popolo, che rosicchia voti a LeU. Il partito dei fuoriusciti è anch’esso dato in caduta libera con un calo che se si votasse oggi li porterebbe sotto la soglia dello sbarramento.
