
La notizia, lungamente attesa, ha trovato conferma nelle ultime dichiarazioni del Financial Tribune, il giornale economico iraniano: in base ad un accordo fra l’alto rappresentante del governo cinese Chen Yuan e i vertici della banca di Stato dell’Iran, a breve Pechino e Teheran non useranno più il dollaro per i loro scambi bilaterali.
Secondo Valiollah Seif, governatore della banca centrale iraniana, l’interscambio fra Cina e Iran con soli yuan e rial permetterà addirittura un aumento dei commerci, oltre ad assestare già di per sè un duro colpo al dollaro americano.
Va infatti notato come negli interscambi fra i due paesi figuri soprattutto petrolio che l’Iran finora ha venduto in dollari alla Cina, per comprare da quest’ultima sempre con dollari prodotti finiti. D’ora in poi tale meccanismo potrebbe venir meno, con un grosso colpo inferto così al “petrodollaro”.
Il governatore della banca centrale iraniana ha anche elogiato il sistema dell’euro, ovvero quello di una moneta che regola gli interscambi fra i vari paesi europei senza la diretta ingerenza di un’altra potenza con la sua valuta, pur sottolineando come tale sistema necessiti comunque di ampie revisioni per poter esprimere pienamente i suoi propositi iniziali.
Tanto secondo i cinesi quanto secondo gli iraniani, un sistema di commercio internazionale non più “dollaro-centrico” potrebbe apportare immensi benefici anche a molte nazioni che attualmente non lottano per un suo superamento.