
Il decreto su Genova è legge. Il testo è stato approvato in via definitiva dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il disco verde alla Camera era arrivato il primo novembre, dopo una seduta notturna.
Dopo la votazione favorevole, il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha sfogato la rabbia e le tensioni accumulate in questi mesi alzando il pugno in segno di vittoria, scatenando la vibrante protesta delle opposizioni, in particolar modo Pd e Forza Italia con i senatori Marcucci e Bernini ad impartire lezioni di “stile” e “rigore istituzionale”. Nell’emiciclo è subito salita la tensione, al punto che il presidente Elisabetta Casellati è stata costretta a sospendere la seduta. Casellati ha redarguito Toninelli per “aver gesticolato in maniera poco commendevole”.
Il ministro dei Trasporti, tra le urla delle opposizioni, ha ripreso la parola e spiegato il suo gesto: “Grazie all’approvazione di questo decreto, domani 266 famiglie avranno una casa. Ho gioito per i genovesi”.
Con la legge oltre 600 milioni saranno a disposizione del commissario alla ricostruzione Marco Bucci per dare risposte agli sfollati, alle imprese, alla portualità e ai lavoratori.
La seduta odierna al Senato ha anche quantificato e demarcato in maniera più chiara le defezioni tra le file dei pentastellati. Insieme al senatore Gregorio De Falco altri nove colleghi non prendono parte al voto: Vittoria Deledda Bogo, Alfonso Ciampolillo, Saverio De Bonis, Luigi Di Marzio, Elena Fattori, Michele Giarrusso, Cinzia Leone, Paola Nugnes e Mario Turco.
Il senatore Matteo Renzi, colui che voleva abolire il Senato, ha così motivato il voto del Pd: “Votiamo contro perchè avete gettato fango sulle opposizioni”. Forza Italia si astiene “per amore della città”. Fratelli d’Italia vota a favore, come M5S e Lega. Per Giorgia Meloni il sì “non è un soccorso al governo, ma un sostegno per i genovesi e gli italiani”.
Il premier Giuseppe Conte ha espresso la propria soddisfazione, scrivendo sui social: “Il Decreto Genova è legge. Avevo promesso che non avrei mai abbandonato la città in ginocchio. Il Governo è al vostro fianco, Genova si rialza”.
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Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, da Napoli, ha affermato che questa “è la risposta che la città si aspettava”.