Manlio Di Stefano, deputato della Repubblica, capogruppo del Movimento 5 Stelle in III Commissione Affari Esteri e Comunitari e delegato italiano presso il Consiglio d’Europa, commentando la recente uscita del neo presidente Donald Trump sulla NATO, torna a parlare di superamento dello status quo e di limiti alla partecipazione dell’Italia, in caso di permanenza nell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.

Di Stefano, nel suo post su facebook, cita l’intervista di Trump alla tedesca Bild, riportando quelle parole pesanti come pietre pronunciate sulla NATO: “È obsoleta, prima perché venne disegnata molti, molti anni fa, poi perché gli stati membri non stanno pagando quanto dovrebbero e, inoltre, perché non contrasta il terrorismo”.

Una posizione non nuova per il tycoon che avevamo già analizzato in un nostro precedente articolo.

LEGGI ANCHE: Trump: La Nato è obsoleta

“Ora mi aspetto”, aggiunge ironicamente il deputato pentastellato, “che tutti i grandi strateghi italiani, legati a doppio filo a concetti e scenari post bellici, si scatenino contro Trump come hanno fatto in questi giorni con me. Ma come, il Presidente del Paese che più di ogni altro rappresenta la NATO ne parla così? Ne ho lette e sentite di ogni, il tabù della NATO in Italia non l’aveva mai affrontato nessuno prima di noi o meglio, chi l’ha fatto l’ha sempre gestito con una logica utopistica del tutto o niente”.

“Noi”, si legge ancora nel post pubblicato da Di Stefano sul noto social, “abbiamo le idee molto chiare, sappiamo cosa serve in alternativa o, in caso di permanenza, sappiamo quali limiti l’Italia dovrà imporre alla sua partecipazione. Ce ne sentirete parlare nel dettaglio nei mesi che verranno sia perché quest’argomento farà parte del programma Esteri e Difesa per le elezioni del 2018 sia perché arriverà in aula la legge di iniziativa popolare sulle basi e servitù militari che abbiamo portato avanti alla Camera dei Deputati”.

La famosa proposta di legge di iniziativa popolare datata 7 agosto 2008, XVI Legislatura, dal titolo “Trattati internazionali, basi e servitù militari”, rimasta sepolta nei cassetti di Montecitorio per otto anni, che prevede la radicale modifica del quadro di alleanze politico-militari di cui fa parte l’Italia compresa, ovviamente, l’appartenenza alla Nato. Tredici articoli, divisi in due capitoli: “Trattati militari” e “Basi, caserme e installazioni”. Grazie ai rappresentanti del M5S, il 4 agosto scorso, è stata incardinata finalmente in commissione Esteri.

“Tutti i trattati e accordi internazionali di tipo militare, anche se esclusivamente di ricerca, a cui l’Italia partecipa, devono essere necessariamente ratificati dal Parlamento”. E ancora: “La ratifica deve essere rinnovata ogni due anni” e “non possono essere stipulati accordi segreti e quelli eventualmente esistenti devono essere resi pubblici entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge”. In mancanza di ratifica o del rinnovo della stessa ,“l’Italia deve considerarsi receduta dall’accordo”.

“Il mondo sta cambiando giorno dopo giorno, da oriente a occidente arrivano spallate poderose allo status quo in ogni suo ambito, noi siamo parte di tutto questo e lo facciamo con l’obiettivo di migliorare la vita degli italiani e il loro benessere. È solo questione di tempo”, conclude Manlio Di Stefano.

3 COMMENTI

  1. Salve a tutti se qualcuno mi traduce in termini tecnici questo pezzo:
    Grazie ai rappresentanti del M5S, il 4 agosto scorso, è stata incardinata finalmente in commissione Esteri.

    “Tutti i trattati e accordi internazionali di tipo militare, anche se esclusivamente di ricerca, a cui l’Italia partecipa, devono essere necessariamente ratificati dal Parlamento”. E ancora: “La ratifica deve essere rinnovata ogni due anni” e “non possono essere stipulati accordi segreti e quelli eventualmente esistenti devono essere resi pubblici entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge”. In mancanza di ratifica o del rinnovo della stessa ,“l’Italia deve considerarsi receduta dall’accordo”.

    Significa che si fa un decreto legge e lo si mette ai voti in Parlamento?

  2. giustissimo !!!…..la Nato farebbe meglio a chiudere i battenti e noi fuori dalla Nato cosa aspettiamo ancora, non serve a niente non combatte il terrorismo è guidata manovrata dall America…

  3. La NATO è obsoleta fi duto il muro di Berlino con la “scomparsa” dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
    E’ rimasta in vita per scopi utili soltanto alla politica espansiva sia economica che strategica americane delle varia amministrazioni repubblicane e democratiche.
    Da questo punto di vista la differenza tra i due partiti non c’e’ mai stata.
    Soprattutto ora e’ evidente che la sopravvivenza della NATO sia utile solo ai guerrafondai come la Clinto e altri finti democratici che vogliono alzare lo scontro che da anni hanno sostenuto finanziato e diretto con guerre e ribellioni, l’uso di terroristi pagati e diretti dagli stati come Turchia e Israele e stati vassalli come Turchia e Arabia Saudita, Qatar e altri lacchè.
    Quindi ben venga questa posizione di Trump che finalmente porrà l’Europa (se c’è) di fronte alle proprie responsabilità politiche e militari.
    E vedremo presto se questa europa piccola piccola reggerà alla evidenza della sua inconsistenza politica.
    Da quest’anno potremmo assistere ad una serie di scossoni politici che non si vedevano da anni.
    Probabilmente l’unione europea si sgretolerà se non prenderà in mano la sua situazione politica ora tutta piegata su germania e francia e tutti gli altri intenti a mercanteggiare su formaggio e altre idiozie.

Comments are closed.