
La Russia si impegna a spedire mensilmente 1000 tonnellate di grano al Venezuela, contribuendo ad alleviare la crisi alimentare del paese sudamericano e ad intensificare ulteriormente le relazioni tra questi due alleati di vecchia data.
In una conversazione telefonica, infatti, il presidente Vladimir Putin ha detto a Maduro che la Russia è disposta a iniziare a fornire cibo e a rafforzare i legami commerciali.
L’ufficio di Putin ha confermato la conversazione ma non ha fornito alcuna informazione sull’accordo commerciale.
Il supporto a Maduro arriva in un momento cruciale: migliaia di liberali e di “attivisti”, pagati da ong vicine a Soros o legate direttamente a esso, sono scesi in piazza per cacciare il presidente socialista legittimamente eletto. Gli oppositori attaccano Maduro accusandolo di violenze.
Una portavoce del ministero degli esteri russo ha dichiarato venerdì che la nazione continua a credere che il dialogo sia il modo migliore per risolvere il cambiamento, ma esorta anche governo e opposizione ad agire “in linea con la legge”.
Sotto il predecessore di Maduro, Hugo Chavez, il Venezuela ha iniziato a rafforzare i suoi legami con la Russia, acquistando attrezzature militari e negoziando investimenti nel settore petrolifero. Maduro ha continuato a mantenere questi legami, suscitando le preoccupazioni americane, che temono di veder sfumare la possibilità di mettere le mani sui ricchi giacimenti petroliferi del Venezuela.
Massimiliano Greco