
Chi s’attendeva dichiarazioni a sorpresa da parte dell’amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne, sarà di certo stato accontentato. Nel 2019 Marchionne lascerà la guida di FCA, il colosso che proprio con le sue strategie ha costruito a partire dal 2009 con la fusione di FIAT e Chrysler, ma in ogni caso la sua impronta rimarrà a lungo e chi gli succederà continuerà a muoversi sui suoi passi.
Secondo Marchionne i Costruttori automobilistici hanno oggi “meno di dieci anni per reinventarsi”, altrimenti verranno travolti dal cambiamento che caratterizzerà non soltanto le tecnologie ma anche il modo di guidare, comprare e tenere i veicoli. Durante la conferenza stampa dal Salone dell’Auto di Detroit, Marchionne ha poi confermato gli obiettivi di FCA per il 2017 ed il 2018, e per quanto riguarda il nuovo piano strategico per il 2022 ha garantito che non ci saranno dubbi sul fatto che il gruppo resterà in Italia, addirittura aumentandovi la propria posizione.
Sarà infatti completato lo sviluppo di Alfa Romeo e di Maserati, “che non puà restare incompiuto, malgrado il successo che abbiamo avuto”, ha infatti assicurato, aggiungendo: “In Italia non abbiamo perso niente: non abbiamo abbiamo perso dipendenti, abbiamo ancora tutti gli stabilimenti che avevamo prima e stiamo cercando di utilizzarli. Andrà confermato in maniera ufficiale come parte del piano. Poi dipenderà dal mercato: spero che il mercato globale ci offrirà abbastanza domanda da soddisfare”.
Infine Marchionne ha escluso categoricamente di volersi comprare Ferrari dopo aver lasciato la guida di FCA. “Tutte menate”, ha risposto, “Vabbè che siamo ottimisti, cerchiamo di vincere il mondiale e di fare una barca di soldi e saremo tutti contenti”.
